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Tartufini di fave e pecorino

Tartufini di fave e pecorino


SerenaCucina - Tartufini di fave e percoino
Primo Maggio non possono mancare fave e pecorino…

mmmh ma che non lo faccio un esperimento pure con questi 2 ingredienti? Ovvio che si!

Certo, per mio marito tutta sana non sono… e già vi dico che mi ha lasciato fare questa ricetta a patto che gli andassi a ricomprare le fave… :0 è bello sapere che posso contare sul supporto almeno di mio marito… Read more

Polpo e patate finger

Polpo e patate finger


SerenaCucina - finger polpo e patate
Il polpo con le patate, una ricetta classica della cucina mediterranea.
Oggi la ripropongo in chiave finger food. Polpo e patate finger food è una buona idea per un buffet o un aperitivo, una festa o un qualsiasi evento, elegante, moderna e che strizza l’occhio alla linea!

Ottima sia tiepida che fredda è una buona soluzione per una cena veloce o un pranzetto estivo o anche, come ho fatto io, da servire finger per un aperitivo, un brunch o un buffet.

Facile, light ma molto gustosa. Read more

Carciofi ripieni

Carciofi ripieni

carciofo_ripienoPrimavera = fiori, ed in cucina il fiore per eccellenza è ovviamente il carciofo.

Buono sia per il palato che per il fisico, è un alimento ricco di molte proprietà benefiche, una tra tutte è disintossicante per il fegato.

Mio marito mi permette raramente di cucinarlo in modo diverso dal classico “alla romana, o fritti… ma per ben la seconda volta sono riuscita a salvare i carciofi dalle sue grinfie e oggi li ho preparati ripieni!

Ecco come…

Ingredienti:
  • 5 carciofi, io uso quelli romaneschi
  • 200 gr di carne tritata
  • 1 uovo
  • 50 gr di pangrattato
  • 50 gr formaggio grattugiato
  • 1 spicchio di aglio
  • prezzemolo
  • menta
  • sale
  • pepe
  • olio evo
Procedimento

Inizio dai carciofi, come sempre faccio, elimino le foglie più esterne e la parte superiore del carciofo rimasto, e immergo in una ciotola con acqua acidulata.

Con le foglie che ho eliminato preparo un brodo, quindi le metto in pentola con sale e qualche foglia di menta e un po’ d’olio. Il brodo mi servirà per far cuocere i carciofi ripieni.

Scavo la parte centrale dei carciofi puliti e la parte che elimino, se non è barba, la metto in ciotola, la userò per fare il ripieno. Rimetto i carciofi scavati nell’acqua e limone per evitare che si anneriscano.

SerenaCucina - carciofi ripieniFinito con i carciofi, passo a preparare il ripieno. Nella ciotola con gli avanzi della parte centrale dei carciofi, aggiungo la carne, l’uovo, il pangrattato, il formaggio, menta e prezzemolo grattugiati ed amalgamo bene.

Ottenuto un bell’impasto compatto inizio a riempire i carciofi e li metto in padella, dove avevo precedentemente fatto imbiondire uno spicchio d’aglio. Riempiti tutti i carciofi e riposti in padella, li faccio andare con un mestolo di brodo coperti con un coperchio. Se si seccano troppo ed iniziano a friggere aggiungo ancora brodo.
SerenaCucina - carciofi ripieniA metà cottura dei carciofi li passo in una teglia e li cospargo con altro pangrattato e formaggio grattugiato, aggiungo il fondo di cottura della padella e se dovesse servire ancora un mestolo di brodo di carciofi.

Faccio finire la cottura in forno così grazie al formaggio ed al pangrattato si gratineranno.

Li servo caldi con una fogliolina di menta fresca.

Mio marito ha gradito!!! 😉

 

 

carciof SerenaCucina - carciofi carciofo_ripieno SerenaCucina - carciofi ripieni

 

 

 

Pasta al pesto di carciofi e polpettine

Pasta al pesto di carciofi e polpettine


SerenaCucina - Pasta al pesto di carciofi
Vivo nella patria del carciofo romanesco e cucinare questo magnifico prodotto è davvero un piacere!

Di solito, visto che a mio marito piacciono molto, li cucino alla romana o comunque in maniera molto classica, ma questa volta ho deciso di cambiare e così ho tirato fuori questa buonissima crema di carciofi con cui ho condito la pasta e ci ho abbinato delle polpettine di carne e carciofi molto gustose. Ma vediamo come ho fatto… Read more

Spiedini di pollo alla curcuma

Spiedini di pollo alla curcuma

spiedini_pollo

Altro esperimento…

Scena: ristorante cinese, ordino una spettacolare porzione di spiedini al curry, belli, fumanti, fritti-fritti… no, non è un errore, erano proprio fritti-fritti… niente di che, semplici spiedini di pollo, marinati ne curry e poi fritti. Buoni, anzi… buonissimi, ma fritti… fritti-fritti!

Bisogna intervenire… mumble, mumble e come te li alleggerisco?!

E da qui… gli spiedini di petto di pollo alla curcuma.

In realtà non è poi così fantasiosa questa ricetta, il pollo al curry lo conosciamo bene, gli spiedini cinesi ve li ho raccontati… essendo, poi, la curcuma la spezia base del curry, alla fine non mi sono inventata niente… la cosa particolare, forse, è che, anche grazie al metodo di cottura, questo piatto ha davvero poche calorie.

Ecco come li ho preparati…

Ingredienti:
  •  300 g di petto di pollo a tocchetti;
  • 1 limone;
  • 1 cucchiaio di olio Evo
  • 1 peperone
  • 1 cipolla di Tropea
  • 2 cucchiaini di curcuma
  • sale
  • yogurt bianco
Precedimento

pollo_cutPer prima cosa taglio a cubetti più o meno uguali il petto di pollo e lo metto a marinare nel succo del limone e un pizzico di sale, per circa 15-20 minuti.

Taglio a pezzetti anche la cipolla ed il peperone. Passato il tempo di marinatura, inizio a comporre i mie spiedini alternando la carne, i pezzetti di peperone e quelli di cipolla.

In una ciotola preparo un’emulsione con la curcuma un po’ di acqua e un cucchiaio di yogurt bianco, con cui spennello gli spiedini.

spiedini_crudiMetto a cuocere in una padella antiaderente con alla base l’emulsione avanzata allungata ancora con un po’ di acqua, copro con il coperchio, in modo che si sviluppi ancora più umidità e lascio andare fino a cottura.

Non li faccio asciugare troppo altrimenti la carne di pollo si secca, quindi se servisse aggiungerei ancora poca acqua.

Servo su un letto insalatina e con un filo d’olio.

Buoni e anche light!!!

spiedini_pollo spiedini_po

 

 

 

 

 

 

Le mie Piadine

Le mie Piadine

piadina2Oggi Piadine! Le piadine sono delle sfoglie di pane tipiche della cucina romagnola. Voi allora mi direte ma come mai fai una ricetta romagnola se vivi nel Lazio?! E qui vi stupirò, si perchè la piadina, risale all’epoca degli Etruschi, che la preparavano utilizzando farine di cereali, poi facevano dei dischi di pasta che cuocevano e consumavano sia come pane che farcendola con salse e verdure.

Durante il Rinascimento la piadina inizia ad essere molto poco utilizzata perchè iniziano a svilupparsi le scuole di cucina e quindi modificano anche le tendenze culinarie, rimane quindi per molto tempo il pane dei poveri e dei contadini che non possono permettersi molto altro.

Ritorna di moda nel ‘900, ma vede i suoi periodi migliori negli anni 40′ e 50’ quando i turisti, diretti al mare si fermavano ai chioschi per strada, e scoprivano, innamorandosene, questa sorta di panino schiacciato farcito di mille golosità.

Ora però vi racconto le mie fatte con una ricetta che utilizza il lievito madre…

Ingredienti
  • 400 gr di farina
  • 600 gr di lievito madre
  • 160 gr di acqua
  • 100 gr di olio Evo
  • sale
Procedimento

SerenaCucina - PiadineIn una ciotola capiente inserisco tutti gli ingredienti e li lavoro bene, fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. Lo lascio riposare nella ciotola, per circa mezz’ora, coprendo con un foglio di pellicola trasparente.

SerenaCucina - PiadineTrascorso il tempo, divido l’impasto in circa 10-12 palline, le stendo una alla volta con con in matterello fino ad ottenere un disco di piatto rotondo e sottile.

SerenaCucina - PiadineCucino i dischi in padella antiaderente molto calda e leggermente unta, con il calore la pasta tenderà a fare delle bolle d’aria che rompo con i rebbi della forchetta in modo da farle sgonfiare.

SerenaCucina - PiadineFaccio cuocere per bene da un lato e dall’altro fino a che non saranno ben colorate.

Pronte! Ora posso farcirle com più mi piace…

 

 

 

piadine piadina piadina piadina1

Gnocchetti di patate

Gnocchetti di patate

gnocchetti_pastaGli gnocchi… buoni!!!!
Si oggi voglio fare gli Gnocchetti di patate!
Vabbè io dico buono a tutto, ma il buono degli gnocchi è un valore oggettivo!!! 🙂
Stanno bene con tutto, carne, pesce, verdure… e poi sono facilissimi da fare!
Sono conosciuti in tutto il mondo, io li ho visti anche servirli nei ristoranti in Argentina, accompagnati da salsa al formaggio, oppure anche al sugo.

Risalendo alle sue origini, possiamo dire che, nella loro forma moderna, sono da inquadrare con la scoperta dell’America e quindi con l’arrivo delle patate in Europa, anche se già prima esistevano delle varianti.

Si pensa che siano la prima forma di pasta usata dall’uomo, addirittura sono stati rinvenuti  una decina di gnocchetti di un impasto di farina di cereali, in un villaggio di palafitte dell’eta’ del bronzo.

In Lombardia, alla corte degli Sforza, venivano usati nei festeggiamenti per le vittorie militari o nei pranzi di nozze, erano detti “zanzarelli” ed erano fatti di mollica di pane, mandorle e latte.

Intorno al 600, gli zanzarelli diventano “malfatti” e l’impasto diventa di uova, latte e farina, esistevano diverse varianti, sia nei colori che nella ricetta, c’erano quelli di zucca per esempio, oppure fatti con farine diverse.

Dal 1880 circa, però gli gnocchi di patate iniziarono a diffondersi e piano piano tutte le altre varietà scomparvero.

E dopo tutta questa cultura, ora vi dico come faccio io gli gnocchi…

Ingredienti:

  • 1 kg di patate
  • 300 gr di farina
  • 1 uovo

Procedimento:

fotana_pastaPer preparare gli Gnocchetti di patate bisogna innanzitutto lessare le patate, quindi le sciacquo bene e le metto in pentola senza sbucciarle.

Una volta cotte ancora calde le sbuccio e le schiaccio. Su una spianatoia metto la farina e le patate ed un pizzico di sale, impasto bene.

Per ultimo aggiungo l’uovo, non lo metto subito anche perchè con le patate troppo calde

gnocchi_impastorischierei di cuocerlo, continuo a lavorare fino ad ottenere un impasto compatto.

Per fare gli gnocchetti, faccio un lungo salsicciotto dal diametro di circa 1 cm e taglio a pezzettini regolari, così per tutta la pasta. Quando ho finito spolverizzo con poca farina e copro.

gnocchetti1Lascio riposare un po’ gli gnocchi prima di cucinarli lessandoli in acqua salata in una pentola abbastanza grande. Hanno un tempo di cottura molto basso, sono pronti dopo qualche minuti quando saliranno a galla.

Per condirli solitamente mi sbizzarrisco, stanno bene con tutto!

Una cosa simpatica degli gnocchi è che, come tutta o quasi la pasta fresca, li posso colorare basta aggiungere all’impasto, per esempio, degli spinaci lessati e tritati e saranno gnocchi verdi, oppure un pochino di pomodoro e saranno rossi e ancora posso aromatizzarli allo zafferano, così oltre ad essere gialli avranno un delizioso gusto aromatico, si potrebbe anche aggiungere del nero di seppia e condirli con un sugo di pesce… per non parlare poi della variante di zucca, ma di questo vi scriverò in un altro articolo! 🙂

Sformatini di melanzane al telefono

Sformatini di melanzane al telefono

SFORMATINIDa buona calabrese, tra le mie ricette, non possono mancare le fantastiche polpette di melanzane, anche se rivisitate…

Con questa ricetta ho pensato di partecipare al contest “Fattorie aperte ai FoodBlogger” una bella iniziativa per far conoscere i prodotti tipici calabresi.

La mia ricetta prevede l’utilizzo del buonissimo Caciocavallo Silano, formaggio a pasta filata tipico della Calabria, sarà il cuore morbido, gustoso e filante dei miei sformatini.

Provo a raccontarvi la ricetta…

 

 

Ingredienti:
  • 500 gr. di melanzane
  • 100 gr. di formaggio grattugiato
  • 100 gr. di pane grattugiato
  • Caciocavallo silano
  • 1 spicchio d’aglio
  • 2 uova
  • Prezzemolo
  • Sale
  • Olio
Procedimento:

Come prima cosa, taglio le melanzane a fette e le cospargo di sale, poi le lascio scolare nello scolapasta per circa mezz’ora.

Nell’attesa preparo il soffritto di trito d’aglio e prezzemolo a cui poi aggiungo le melanzane e lascio trifolare il tutto per circa 10 minuti (se volete realizzare una ricetta davvero light, le melanzane possono essere anche solo lessate).

Trascorsi i dieci minuti, frullo le melanzane che ho lasciato intiepidire e impasto il composto con le uova, il pan grattato e il formaggio.

Taglio a cubetti di circa 1 cm il caciocavallo silano o, se non riuscite a reperire il prodotto, una scamorza.

Alla fine, metto il composto ottenuto negli stampini; io utilizzo i monoporzione ma, se volete, va bene anche uno stampo grande. Dopo aver versato uno strato,  spingo al centro un cubetto di caciocavallo silano, ricopro bene con l’impasto e metto in forno a 200° per 15/20 minuti.

Poi servo gli sformatini caldi, con un giro di glassa al balsamico.

Ah, queste piccole delizie sono “al telefono”, perchè tagliandole calde il cuore filerà… Come il cavo telefonico di un tempo! 🙂

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